lavorando come perito
L’inconscio in Tribunale: malafede, perversione o/e inconsapevolezza?
Circolo dei lettori – Palazzo Graneri della Roccia – via Bogino, 9 – Torino
24 Febbraio 2017
Seminario <<Ci vediamo in Tribunale>> lavorando come perito. L’inconscio in Tribunale: malafede, perversione e /o inconsapevolezza.
Oggi sembra che il Consulente Tecnico, sia di parte che di ufficio, abbia non solo un ruolo importante, in certi casi determinante, aspetto, questo, che nel passato ha certamente anche avuto, ma, oggi, possiede una visibilità assai maggiore, per svariati motivi: ruolo dei mass media, ecc.
Questa visibilità ed importanza, tuttavia, non rende il compito più facile. Anzi, come dice Jan Wise, psichiatra consulente del servizio sanitario nazionale del centro e nord ovest di Londra, che svolge questo ruolo da quasi 20 anni: “Ci vuole un certo tipo di personalità per lavorare come perito o testimone esperto” (da: I’ll see you in court: working as an expert witness Thebmj 351:8031/Clinical research ISSN – 31 october 2015 pag. 38). E aggiunge: “I periti devono essere personaggi forti che possono subire attacchi ai loro pareri professionali e devono saper gestire la lacerazione che un avvocato può dare loro se finiscono in tribunale. Un avvocato è come un rottweiler addestrato che non aspetta altro che fare apparire il perito come un lezioso incompetente. Non è un lavoro per i deboli di cuore, dice Wise: <<gli avvocati sono come i rottweiler che mirano alla giugulare, sono abituati a dimostrare che ti sbagli o sei di parte o sei rigido, sono abituati a screditarvi>>. Non tutti i periti finiscono in tribunale. Coloro che maneggiano vertenze di poco conto, risarcimenti per danni da scivolamenti e cadute raramente dovranno affrontare il feroce interrogatorio di un avvocato”.
Un ulteriore problema non trattato da Wise, ma che nel seminario che proponiamo cercheremo di mettere a fuoco, è quello in cui i periti possono, senza che lo vogliano, o loro malgrado, trasformarsi essi stessi in rottweiler, perdendo la loro capacità critica e deontologica, diventando loro stessi vittime inconsapevoli di un “legame maligno” (Estela Welldon 2011) con i loro assistiti. Spesso le dinamiche familiari si ripetono all’interno del gruppo peritale e le parti attrici e/o controparti, quando sono molto disturbate, “sono in grado di leggere tra le righe e di suscitare, meglio di chiunque altro, le risposte emotive che loro stessi creano”. Un legame che fa perdere al perito la capacità di pensare e che lo fa aderire supinamente alla realtà rappresentata dal proprio cliente. Morale: si deve fare i conti non solo con le dinamiche relazionali coscienti, ma anche con l’inconscio che avvolge e imbriglia ogni membro coinvolto, inclusi i professionisti.
RELATORI:
Barbara Bessolo Psicologa Psicoterapeuta Gruppoanalista Perito del Tribunale E’ stata membro dell’équipe dell’ASL To 4 contro la violenza alle donne.
Felice Carabellese Psichiatra, psicoterapeuta, criminologo clinico e psichiatra forense Professore Associato di Psichiatria Forense presso l’Università degli Studi Aldo Moro di Bari. Direttore dello Short Master sul trattamento psichiatrico-forense del malato di mente autore di reato presso la medesima Università. Membro del Consiglio Direttivo della Società Italiana di Criminologia, membro della Società Italiana di Medicina-Legale, della Società Italiana di Psichiatria, della Società Italiana di Psichiatria Forense, dell’American Academy of Psychiatry and the Law, dell’International Academy of Law and Mental Health, Fellow dell’American Academy of Forensic Sciences, socio fondatore e membro del Comitato Esecutivo della Società Italiana di Psicoterapia Forense.
Patrizia De Rosa Medico chirurgo specialista in Psichiatria, Psicoterapeuta dell’Età Evolutiva. Consulente e Perito presso l’Albo del Tribunale di Torino già Giudice Onorario presso il Tribunale per i Minorenni del Piemonte e Valle d’Aosta.
Ugo Fornari Neuro psichiatra e medico legale È stato professore ordinario di Psicopatologia forense presso l’Università degli Studi di Torino; ha diretto il Centro di Psicologia giudiziaria afferente alla sua cattedra ed è stato per anni titolare dei corsi di Psichiatria Forense attivati nelle Scuole di specializzazione in Psichiatria, in Psicologia clinica e in Medicina Legale dell’Università di Torino. E’ stato ed è tuttora relatore a molti meeting e congressi nazionali e internazionali su temi delle discipline criminologiche e psichiatrico-forensi. Ha svolto e continua a svolgere attività di formazione per operatori della psicologia, della psichiatria, della criminologia e della psichiatria forense. E’ tuttora docente in molti Master su materie criminologiche, psicologico e psichiatrico forensi. Ha tenuto e tiene Corsi di supervisione e di formazione permanente per psichiatri, psicologi, criminologi e medici legali provenienti da diverse parti d’Italia su aspetti deontologici, medico-legali, forensi e giudiziari relativi alle discipline psicologiche e psichiatriche. E’ autore di oltre centottanta pubblicazioni scientifiche e di testi inerenti argomenti di psichiatria clinica, psichiatria medico-legale, psichiatria forense e criminologia tra cui il Trattato di psichiatria forense, di cui ha pubblicato la VI edizione con l’Utet di Torino nel 2015
Antonella Graziano Neuropsichiatra infantile Psicoterapeuta Psicoanalitica Socio Fondatore del Gruppo di studio Martha Harris-Associazione Biellese per gli Studi Psicoanalitici. Resp. sanitario Comunità Le villette, Saluggia (Bi)
Alessandra Morandini Psicologa forense con formazione psicoanalitica Perito del Tribunale. E’ stata esperto ex art 80 presso il carcere Lo Russo Cutugno (Vallette) di Torino. Socio Società Italiana di Psicoterapia Forense (SIPFo).
Caterina Marchetti Psicologa, psicoterapeuta psicoanalitica e psicologa forense Perito del Tribunale Socio Fondatore della Società Italiana di Psicoterapia Forense (SIPFo) e Board Member della International Association for Forensic Psychotherapy (IAFP), Socio SIC Società Italiana di Criminologia, Socio Gruppo di studio Martha Harris-Associazione Biellese per gli Studi Psicoanalitici.
Livia Locci Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Torino. Dal 1992 al 2004 è stata sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni del Piemonte e della Valle d’Aosta, dove ha collaborato, tra l’altro, alla stesura della prima Intesa tra uffici giudiziari per il coordinamento delle attività di indagine sull’abuso sessuale e il maltrattamento all’infanzia.
Alla Procura ordinaria ha lavorato per otto anni nel gruppo “Fasce Deboli” per poi trasferirsi ai Gruppi “Tratta di esseri umani” e “Direzione Distrettuale Antimafia”. E’ referente per la Procura della Repubblica di Torino del Progetto Dafne – Servizio di accompagnamento delle vittime di reato. E’ stata ripetutamente docente e/o coordinatore di gruppi su tematiche minorili nei corsi di formazione (centrale e decentrata) dei magistrati e referente nel progetto pilota di autoformazione dei giudici realizzato per i giudici dei minori e della famiglia.
Francesco Spadaro Psichiatra Psicoterapeuta Presidente della Società Italiana di Psicoterapia Forense (SIPFo) e Board Member della International Association for Forensic Psychotherapy (IAFP), SIPP-FT Catania.
Estela Welldon Psichiatra Psicoterapeuta Psicoanalitica Ha lavorato per tre decenni presso il Tavistock Portman NHS Trust clinic di Londra. Attualmente lavora in uno studio privato e tiene conferenze in tutto il mondo. E ‘fondatore dell’Associazione Internazionale per la Psicoterapia Forense ed il suo Presidente Onorario a vita; Membro del Royal College of Psychiatry, consulente psichiatra Onorario in Psicoterapia al Tavistock-Portman NHS Clinic, un membro anziano della British Association for Psychotherapy, del Psychoanalytic British Council e della Confederazione di psicoterapeuti britannici. La Dr. Estela Welldon è un membro onorario dell’Istituto di Analisi di Gruppo e della Società di Psicoterapeuti psicoanalitici di di coppia del Tavistock Clinic. E’ socio fondatore della Società Italiana di Psicoterapia Forense (SIPFo). E’ autrice di molti libri sul trattamento psicoterapeutico forense, di cui, tra quelli tradotti in italiano, Madre Madonna Prostituta. Idealizzazione e denigrazione della maternità (1998) e Sadomasochismo (2006).
Associazione diamo voce a chi non ha voce Associazione il cui scopo è amplificare le voci di chi vive un disagio sociale e incoraggiare ad uscire dal silenzio bambini, uomini e donne vittime di ogni forma di violenza, emarginazione e ingiustizia.
PROGRAMMA
9.00 Registrazione dei partecipanti
9.30 Presentazione del Seminario e saluti delle Autorità
BARBARA BESSOLO – L’etica in Tribunale e il legame maligno Il giuramento “interno” di Ippocrate e la fedeltà alla scienza e alla coscienza.
CATERINA MARCHETTI – Esistono o non esistono i sintomi specifici dell’abuso? …. e la sessualità infantile? Cosa dice la letteratura.
ALESSANDRA MORANDINI – La banalizzazione del funzionamento della mente: cosa succede nella mente di un minore quando un genitore “elimina” l’altro?
10.45- 11.00 Coffee break
ESTELA WELLDON – Il tabù svelato: la perversione della maternità. Valutare le capacità genitoriali.
UGO FORNARI- L’osservazione e la valutazione clinica nelle discipline forensi
12.30 – 14.00 Lunch
Film Sin by silence Film documentario Associazione: Diamo voce a chi non ha voce
FRANCESCO SPADARO- L’inconscio in giudicato: equivoci, distorsioni culturali, e malpractice.
FELICE CARABELLESE- Psicopatia al femminile
16.10 – 16.40 Coffee break
ANTONELLA GRAZIANO- La banalizzazione dei conflitti Gli effetti sui minori dei conflitti banalizzati. Chi si occupa dei minori?
17.00 – 18.00
LIVIA LOCCI, ESTELA WELLDON, UGO FORNARI TAVOLA ROTONDA E DISCUSSIONE La complessità delle valutazioni in Tribunale Chairman: PATRIZIA DE ROSA
8 crediti per avvocati 7,6 ECM per medici, psicologi ed educatori professionali
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